Avvistamenti UFO
Articolo realizzato da Beteljeus
Avvistamenti sul Mar Adriatico
Vicinissimo ad Ancona, si affaccia sul mare un promontorio, il Monte Conero.
Se qualcuno di voi solamente si intende della materia ufologica, conoscerà certamente alcune delle numerose vicende che sono al centro di questa montagna. Ma, ora, iniziamo per gradi: fin dal dopoguerra, il monte Conero, vista la sua importante posizione strategica che si affacciava sull'Adriatico (proprio difronte alla ex Jugoslavia), ha rivestito un importantissimo ruolo come base militare NATO, dove scavati nel suo interno si snodano una quantità di cunicoli e hangar sotterranei
(da voci non ufficiali trapelate) in cui venivano custodite anche delle testate nucleari.
Fin qui tutto ok o quasi, fino a quando sono iniziate delle strane
apparizioni di globi luminescenti che stazionavano sopra alla montagna stessa, questi globi che dalla descrizione dei testimoni oculari erano di colore verdognolo e sembravano alzarsi ed abbassarsi sopra la sommità del monte.
Evidenze in aeroporto?
Ma questi episodi non sono finiti qua: infatti, sempre nello stesso periodo dell'anno, ovvero tra la fine di marzo e i primi di aprile, questa zona che va dall'aereoporto di Falconara fino al monte Conero, una piccola zona pianeggiante ma che lascia un ampia visuale, si rende sempre protagonista di strani avvistamenti che puntualmente
vengono attribuiti o a meteoriti o ad altri fenomeni naturali.
Possibile che tutti i meteoriti che cadono sul nostro pianeta vengono tutti da questa parte?
Altri eventi strani di avvistamenti e di insabbiamento di prove li ha forniti un carissimo amico ex responsabile della torre di controllo dell'aereoporto Raffaello Sanzio di Falconara (non rivelo il nome vista la carica che oggi ricopre), il quale mi ha rivelato che una notte, mentre stava svolgendo il servizio notturno, un globo luminescente di colore verde-azzurro proveniente da est (ex Jugoslavia), dopo aver rimbalzato sulla pista di atterraggio dell'aereoporto, ha volato in
direzione ovest sopra Roma dopo appena 2 minuti, e sopra Torino dopo appena 5 minuti.
Cosa poteva essere quest'oggetto che ha coperto la distanza di più di 1000 km in appena 7 minuti? Un meteorite? Ma come fa un meteorite a fare una curva di quasi 90°, una volta che la sua rotta di caduta è sempre la stessa? Ma la storia non finisce qui: l'oggetto, dopo aver rimbalzato sulla pista, ha lasciato tre solchi paralleli, delle dimensioni di circa 3 metri di larghezza ognuno, una striata lunga circa una cinquantina di metri, e profonda una ventina di cm.
Quale causa?
Cosa può aver scalfito così profondamente una superfice di macadam (mix di cemento e bitume che costituisce il materiale di costruzione delle piste di atterraggio), che neanche un'aereo cargo in fase di atterraggio riesce a scalfire?
Perchè, dopo neanche un'ora dall'accaduto, una squadra di militari americani, provenienti dalla base militare di Rimini, sono intervenuti sul posto, prelevando anche con la forza (a detta della mia fonte) tutto il materiale, quale tracciati radar, e coprendo ogni traccia di solco sulla pista?
Evidentemente, questo accaduto doveva rimanere un segreto. Segreto che per nostra fortuna è trapelato e ha dato a me la possibilità di essere rivelato agli altri affinchè si sappia.