Storia di Napoli
Dai greci al terzo millennio... in un click
Breve introduzione
Capoluogo della Città Metropolitana e della Regione Campania, è la terza città italiana e la prima del Sud, di cui occupa il lembo nordoccidentale, affacciandosi sul golfo aperto nella costa tirrenica fra i Campi Flegrei e la penisola sorrentina.
Grande centro terziario con funzioni direzionali (in campo amministrativo, commerciale, finanziario, culturale), si estende su una città metropolitana che supera i tre milioni di abitanti e ha la più alta densità di popolazione in Italia (2576 unità per km2).
Il porto è, per passeggeri e merci, il più importante del Mezzogiorno, mentre le attività industriali riguardano principalmente i settori siderurgico (benché ridimensionato dalla chiusura, nel 1991, degli impianti di Bagnoli), meccanico, elettrotecnico, chimico e alimentare.
Napoli, già meta storica dei viaggiatori del Grand Tour per la ricchezza del patrimonio storico-artistico e la pittoresca bellezza della città immersa in uno scenario naturale tra i più incantevoli d'Europa, ha attraversato, nei decenni successivi alle devastazioni belliche, una lunga fase di degrado economico e sociale (segnata dalla caotica crescita edilizia e dalla congestione urbana) che ne ha fortemente ridotto la frequentazione turistica.
Dalla seconda metà degli anni '90 in poi, grazie a una serie di iniziative di riordino coadiuvate da un marcato impegno delle istituzioni culturali, anche private, nel recupero, nella salvaguardia e nella valorizzazione dei beni architettonici e artistici, e con la costruzione delle "stazioni dell'arte" della Metropolitana, si è manifestata anche in questo campo un'inversione di tendenza che può tracciare per la città un futuro più consono alle sue grandi tradizioni di capitale della cultura.
Urbanistica e luoghi di interesse
Sono cinque le aree urbane dove si concentrano i monumenti d'arte e i luoghi di maggiore interesse di Napoli.
La prima è quella centrale, formata dalle piazze del Municipio e del Plebiscito e dalla storica, vivacissima via Toledo; vi sorgono: il Castel Nuovo, voluto da Carlo I (1279) come reggia angioina e riedificato alla metà del Quattrocento da Alfonso d'Aragona, il Teatro San Carlo, tempio della lirica napoletana, inaugurato il 4 novembre 1737 da Pietro di Borbone, il Palazzo Reale, iniziato da Domenico Fontana nel primo Seicento ma poi, nel XVIII e XIX secolo, restaurato e ampliato, i palazzi di stile barocco Carafa di Maddaloni e Doria d'Angeri.
La seconda è quella degli antichi tracciati (i "decumani") che attraversano la città d'impianto greco-romano, con palazzi di nobili forme rinascimentali, la quattrocentesca porta Capuana, prossima al Castel Capuano (antica reggia normanna, poi sede, dal 1540, dei tribunali) e molte chiese famose: Sant'Anna dei Lombardi, o Monteoliveto, fondata nel 1411 (importanti opere di scultura del XV e XVI secolo); il Gesù Nuovo, del 1584-1597, con facciata in forma di palazzo; Santa Chiara, di fondazione gotica (1310), nota e assai frequentata per il retrostante chiostro settecentesco delle clarisse; San Domenico Maggiore, edificata tra il 1283 e il 1324 e tra le più ricche di opere d'arte (affreschi di Pietro Cavallini, altare di Cosimo Fanzago); San Gregorio Armeno, del XVI secolo con facciata settecentesca e, all'interno, un magnifico soffitto ligneo del tardo Cinquecento; il Duomo, complesso organismo architettonico di fondazione due-trecentesca, con la celebre cappella di San Gennaro (1608-1637); San Giovanni a Carbonara, che fu costruita nel XIV-XV secolo e divenne luogo di sepoltura degli ultimi angioini; e Santa Maria Donnaregina, le cui strutture del XVIII secolo inglobano una bella chiesa trecentesca.