Achtung, Heil sacrestanen! | Flavio's blog


Achtung, Heil sacrestanen!

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E’di oggi la notizia secondo cui nella “civilissima et avanzatissima” Lombardia, è sbucato un simpatico sacrestano con un’attraente fascia rossa al braccio.

Sarà stato eletto capitano della sua squadra di calcetto? E’l’ultima moda dettata nell’ultima sfilata di Milano?
No, è inequivocabilmente il simbolo che ha scatenato tante polemiche nella Chiesa, negli ultimi mesi.

Il sacrestano non si scompone, e dice:

“Sono di destra, è libera espressione”

Forse ignora che, in Italia, non esiste solo l’apologia del Fascismo, ma anche quella del Nazismo, e qualcuno, in passato, già è stato indagato, nella ridente e sempre civilissima Treviso, per aver auspicato, contro i clandestini, metodi da “SS”.

Recita l’articolo del Corriere:

Ma quando hanno visto il loro sacrestano acco­glierli davanti al sagrato con una svastica al braccio, tra i fe­deli della parrocchia di San Francesco, a due passi dalla Piazza Ducale di Vigevano (Pa­via), è scoppiato un vero putife­rio. «È una cosa vergognosa», è il coro unanime dei parroc­chiani. Eppure Angelo Idi, 51 anni, sacrista da cinque, che pure ri­schia una denuncia, proprio non capisce il motivo di tanto scompiglio: «È stata una mia li­bera espressione — replica con fare sorpreso il sacrista —. Sia­mo ancora in un Paese libero, o no?».

E certo, quale modo migliore di esprimere la propria libertà, se non con l’apologia? Fra l’altro domani è anche il 25 Aprile e lui ha indossato la fascia nel giorno della commemorazione delle vittime della Shoah, direi che la cosa casca a fagiolo…

I fedeli sono rimasti sorpresi nel vedere quest’ometto con gli occhialetti tondi che li salutava alla fine della messa (mi chiedo se abbia teso il braccio destro) con la sua bella fascia al braccio.

Il simpatico ometto – recita sempre il Corriere – ha anche scritto una lettera al periodico “La Legione” per porgere le scuse dell’Italia alla famiglia Mussolini.

Capisco che, in un’Italia dove le notizie dei saluti romani all’insediamento di Alemanno al Campidoglio abbiano destato cattive impressioni anche a Parigi, e dopo i vescovi negazionisti, episodi simili non destino più di tanto sconcerto, così come la scelta dei telegiornali di non parlarne (almeno fino ad ora).

Che brutta situazione che si è venuta creare in Italia, alle soglie dell’ennesimo 25 Aprile strumentalizzato dai colori politici… fra cori razzisti, nomine rai, battute che suscitano reazioni esilaranti in rai, terremoti sfruttati per farsi pubblicità, ricercatori accusati e chi più ne ha, più ne metta…



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