Google Trends nel giorno di Ubuntu 9.04 : continua l’ascesa degli strani animali
Come segnala pollycoke, ed è cosa buona e giusta farlo notare nel giorno dell’uscita della nuova versione di quello che, più che un O.S è ormai diventata quasi una “moda”, è interessante (ma non più di tanto sorprendente) analizzare i volumi di ricerca, utilizzando lo strumento Google Trends, che riguardano le principali distribuzioni Linux.
Fedora, che pure ha preso il posto di Red Hat negli ambiti casalinghi, e Suse, probabilmente il progetto più vicino a Windows, non hanno saputo tenere il passo di quel progetto che, oltre a tanti soldini di Shuttlework,
vanta una comunità imponente, che le permette di tappare varie falle di sicurezza e bugs in un batter d’occhi. Utilizzare la supermucca (v. apt) e i repository debian-like, unita alla gran mole di persone che hanno contribuito in maniera più o meno ufficiale a compilare dei programmi, hanno fatto sì che venisse meno il problema comune per chiunque volesse provare Linux 4-5 anni fa: non ci sono (ed è vero, la disponibilità di pacchetti binari adesso è infinitamente più alta) software pronti da essere utilizzati!.
I trends sono consultabili a questo indirizzo.
La cosa che almeno a me è saltata subito all’occhio, è che mai avrei pensato che il nostro paese fosse secondo in termini di volume di ricerca!
Ammazza che popolo di nerds! 😛
Mi sarei aspettato la Scandinavia e la Polonia ai primi posti, evidentemente il fatto che nel web Italiano oramai non si parli d’altro di Ubuntu (del resto questo post ne è una prova), dimostra che da noi il fenomeno è attecchito (e magari attecchisse nella P.A, vero, Ministro Brunetta? Sai quanti bei soldini da usare in opere più virtuose che comprare licenze?)
Ah, a proposito, peccato non si possa fare un bel flame su KDE vs Gnome, almeno sui volumi di ricerca. 🙂