Le 31 lezioni fondamentali per migliorare il proprio blog
Come scrivevo in questo articolo (bene, bravi, bis :P), non è molto difficile creare un blog, o, ancora meglio, iscirversi a wordpress, blogspot et similia e risparmiarsi la fatica di installare e configurare una piattaforma di blogging.
Dopo qualche tempo, se i contenuti non sono interessanti, se i motori di ricerca non sanno dell’esistenza dei tuoi articoli a causa di una cattiva ottimizzazione (no seo? no party), risulterà facile mollare tutto (anche perchè non si è preso alcun impegno scritto 🙂 ).
Certamente bisognerà creare un layout grafico pulito e non riempire la pagina di banner o di finestrelle java, che non faranno altro che far scappare un visitatore, oltre a scrivere contenuti di qualità (se qualcosa è già stata scritta altrove, in passato, su una pagina con un pagerank superiore a quello del tuo sito, per quale motivo google dovrebbe mostrare prima il tuo risultato, o per quale motivo un utente dovrebbe leggere la TUA notizia?).
Vengo quindi a conoscenza da alverde.net che, dal primo Aprile al primo Maggio…
, Darren Rowse, blogger professionista di problogger.net, rilascerà giorno per giorno importantissime lezioni nell’ambito del “31 Days to Build a Better Blog“.
Dando uno sguardo alle prime lezioni, si tratterà di migliorare l’aspetto e la comunicatività del proprio blog agli occhi di un potenziale visitatore (che nei primi 15 20 secondi deve ricevere un quid emozionale, altrimenti molto probabilmente te lo sei giocato), ottenere una certa autorità nel campo interessato, quali modi esistono per trovare nuovi lettori, et cetera, et cetera.
Insomma seguendo tutti questi consigli, in 31 giorni e con i 31 trucchi di uno fra i più autorevoli pro blogger del Mondo, la propria situazione in materia di accessi dovrebbe migliorare.
Le lezioni sono in inglese, ma su alverde.net si sono organizzati per discutere e tradurre le lezioni in italiano.
Consiglio caldamente a tutti di dare uno sguardo a queste 31 lezioni, dilazionandole magari in più di un mese, perchè l’autorità di chi le scrive è tale da permettere di usarle a mò di Bibbia 😉