2 giorni a Varsavia: cosa vedere nella Capitale della Polonia? | Flavio's blog


2 giorni a Varsavia: cosa vedere nella Capitale della Polonia?

Varsavia: guida alla città polacca

Se devo essere sincero, qualche tempo fa mai e poi mai avrei immaginato di visitare una città come Varsavia!

Infatti, della Polonia e della sua capitale si sa relativamente poco in termini turistici.
Il recente ingresso nell’Unione Europea sta dando un forte impulso al turismo (e non solo) ed, anche se Varsavia non ha da offrire un patrimonio culturale come quello di Cracovia, la mia visita si è rivelata un’esperienza davvero interessante.

Sapevate che Varsavia è la città in cui è nato Frederik Chopin? Anche voi, come me, credevate che fosse francese? Ecco, nulla di più sbagliato. 🙂

Non solo in questa città è cresciuto e si è formato, ma l’aeroporto cittadino porta il suo nome, ed in centro c’è un interessantissimo museo (Fryderyk Chopin Museum), che vi consentirà di ripercorrere tutta la vita del famoso musicista. Il tempo è volato e, senza neanche visitarlo a fondo, ho trascorso nel museo circa 3 ore!

La città è stata, purtroppo, fatta letteralmente a pezzi dai nazisti, per cui molte attrazioni sono state ricostruite in maniera fedele, o comunque pesantemente restaurate.

Sia il Castello Reale, sia la piazza del mercato (Rynek Stare Miasto), due delle principali attrazioni turistiche, sono state infatti ricostruite negli ultimi decenni.

Come “ricompensa” per la devastazione ad opera della Germania nazista, l’Unione Sovietica di Stalin decise di fare un “omaggio” al Paese, costruendo quello che è il vero simbolo della Varsavia più recente: il Palazzo della Cultura e della Scienza (Palac Kultury i Nauki).

Palazzo della Cultura e della Scienza (Palac Kultury i Nauki)

L’amato-odiato regalo di Stalin ai polacchi: PKiN

Inutile dire che i polacchi lo odiano, in quanto gli ricorda un periodo buio, seguito ad un periodo ancora più buio.

Oggi, infatti, Varsavia e la Polonia voltano le spalle alla guerra, all’influenza sovietica, e nella capitale spuntano moderni grattacieli, quasi come fosse una piccola downtown americana. Banche, società di consulting, settore IT… tutti trovano spazio, in questa nuova frontiera del capitalismo.
Devo dire che camminare fra questi grattacieli fa un certo effetto: pur conoscendo bene tutte le metropoli nordamericane (esclusa Los Angeles), non mi aspettavo di trovare un simile paesaggio quando, a due passi, si possono trovare ancora palazzoni di epoca socialista, nel cui parcheggio si trovano Trabant o vecchie Fiat 500.

Una vecchia 500, che dà le spalle a palazzoni di epoca socialista.

Una vecchia 500, che dà le spalle a palazzoni di epoca socialista.

Insomma, Varsavia mi è sembrata una città piena di contrasti, in cui le ferite dell’occupazione nazista prima, e di quella (de facto) sovietica poi, sono ancora aperte, e lo testimoniano i numerosi memoriali in cui ci si può imbattere camminando in città.

Ed, a proposito di contrasti, proprio fuori al PKiP, ho beccato questo omino danzante, evidentemente poco lucido, che infastidiva alcune ragazze:

Un paio di giorni sono sufficienti per visitare la maggior parte dei luoghi d’interesse di Varsavia, e ci si può tranquillamente spostare utilizzando il trasporto pubblico, o il bike sharing.

Come tutte le città dell’Est Europa, infatti, la rete di trasporto, tram in primis, è formidabile, e la metropolitana è in fase di espansione, con l’apertura di una seconda linea.

Ho caricato le migliori foto, al solito, nella mia galleria, a questo indirizzo.

Veniamo ora all’itinerario che ho seguito, sia in formato testuale che in formato Google Maps:

1 GIORNO – Arrivo nel pomeriggio – (pins verdi)

  • Monumento di Niccolò Copernico (Pomnik Mikołaja Kopernika) (Di fronte allo Statszic Palace, il palazzo dell’accademia delle scienze sulla Krakowskie Przedmieście, si trova la statua opera del danese Bert Thorvaldsen, risalente al 1830. Lo scienziato polacco tiene in mano un compasso ed una sfera armillare. Durante l’occupazione nazista, il monumento stava per essere fuso, ma le truppe dovettero ritirarsi prima di riuscirci)
  • Chiesa di Santa Croce (Kościół św. Krzyża) (Di fronte all’università di Varsavia, si trova una delle principali chiese barocche di Varsavia. Fu costruita alla fine del ‘700 ma, purtroppo, fu totalmente distrutta dai nazisti, che la fecero saltare in aria. Fu fedelmente ricostruita dopo la guerra ma, ovviamente, gli affreschi sono ormai perduti. Per volere di Frederic Chopin, dopo la sua morte a Parigi, il suo cuore fu depositato in un’urna e depositato nella chiesa)
  • Palazzo Presidenziale (Pałac Prezydencki) (E’la reincarnazione neo-classica, risalente al 1818, di un edificio che si trovava in loco fin dal 1643. Fino al 1818, era proprietà privata di famiglie aristocratiche. Durante l’occupazione nazista, fu il quartier generale dei tedeschi)
  • Krakowskie Przedmieście (Risalente al 15°.sec, è una delle principali strade cittadine, costituisce la parte più a Nord della “strada reale” che congiungeva la Città Vecchia al Castello Reale, sito in plac Zamkowy. Verso Sud, confluisce nella Nowy Swiat)
  • Chiesa di S.Anna (Kościół św. Anny w Warszawie) (Chiesa adiacente alla piazza del Castello, plac Zamkowy. E’una delle principali chiese polacche in stile neoclassico, nonché uno degli edifici più vecchi della città, risalendo al 1788. Dal 1454 al 1788 è stata ricostruita più e più volte, fino ad assumere l’aspetto attuale. L’unica parte ad essere stata ricostruita in tempi moderni è il tetto, distrutto dai raid nazisti. Sulla facciata sono rappresentati i 4 evangelisti)
  • Colonna di Sigismondo (Kolumna Zygmunta) (Nella piazza del Castello, nel 1644, fu eretta una colonna dedicata a Re Sigismondo III Vasa, Re di Polonia e Lituania fra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600, che nel 1596 spostò la capitale da Cracovia a Varsavia. La colonna è alta quasi 10 metri, e sulla cima c’è una statua del Re che mantiene una spada ed una croce. In totale, la colonna è alta 22 metri)
  • Castello Reale di Varsavia (Era la residenza ufficiale dei monarchi, dopo lo spostamento della capitale da Cracovia a Varsavia, nel 16°sec. Purtroppo, fu devasato dai nazisti a più riprese, e fu poi ricostruito dal 1971 al 1980)
  • Basilica Arcicattedrale di San Giovanni Battista (E’uno dei pantheon polacchi, visti i tanti illustri connazionali che vi sono sepolti, come alcuni Duchi di Masovia, o l’ultimo re polacco Stanisław August Poniatowski. Pur risalendo alla fine del 14°sec., tanto per cambiare, fu distrutta dai nazisti nel 1944, e ricostruita secondo le antiche testimonianze scritte del ‘600. Era il luogo in cui i duchi di Masovia venivano incoronati
  • Piwna (strada della Birra) (La strada più lunga della città vecchia, che parte dal Castello ed arriva a ul. Waski Dunaj. Risale al 13-14°sec. ed il suo nome è probabile abbia a che fare con i birrifici che affacciavano sulla strada.
  • Piazza del mercato della città vecchia (Rynek Stare Miasto) / Statua della Sirena (Syrena Staromiejska) (La piazza principale della città vecchia. Dopo la rivolta di Varsavia, fu fatta saltare in aria dai nazisti, e successivamente ricostruita. Risale alla fine del 13°sec. e vi si incontravano i mercanti, proprio come nella piazza centrale di Cracovia. La statua della sirena, chiamata Syrenka, è il simbolo della città fin dal ‘300, e risale al 1855)
  • Monumento ai rivoltosi di Varsavia (Plac Krasińskich) (Il 1-Agosto-1944, la popolazione si rivoltò contro i tedeschi, proprio mentre l’Armata Rossa era alle porte della città, e si battè valorosamente per 63 giorni. I nazisti bombardarono indiscriminatamente gli edifici contenenti i civili. I sovietici non volevano che l’esercito calndestino polacco, Armia Krajowa, filo occidentale, prendesse il controllo, e quindi la storia della rivolta di Varsavia venne messa a tacere fino alla caduta del regime comunista. Nell’estate del 1989, fu presentato questo monumento, che mostra gli insorgenti che ermergono dalle macerie) (Da qui, il bus 503 torna in centro)
  • Monument for the Fallen and Murdered in the East (Pomnik Poległym i Pomordowanym na Wschodzie) (Monumento del 1995, che commemora le vittime dell’invasione sovietica nell’Est della Polonia, in contemporanea con quella nazista ad Ovest. Rappresenta una serie di diversi simboli religiosi su un carro ferroviario, a simboleggiare le deportazioni subite dai polacchi orientali, spesso verso i gulag della Siberia. Tale controverso argomento è stato taciuto durante il regime comunista polacco) (Da qui, il bus 503 torna in centro)

2 GIORNO (pins rossi)

  • Tomba del milite ignoto (Grob Nieznanego Zolnierza) (Dedicato a tutti i soldati che hanno dato la vita per la Polonia, fu eretto dopo la I Guerra Mondiale in Plac Piłsudski. E’costantemente illuminato da una fiamma eterna. Qui si svolgono le cerimonie militari, e qui i capi di Stato stranieri vengono a rendere omaggio)
  • Ogród Saski (Giardini Sassoni) (Parco pubblico di 15ha, è il perco pubblico più vecchio della città e risale al 1727)
  • Próżna (vecchia strada ghetto ebraico) (Ormai è l’unica strada rimanente del vecchio ghetto, e presenta ancora alcuni edifici dell’epoca)
  • Fryderyk Chopin Museum (Orario 11am-8pm. Costo 22PLN o 13PLN studenti) (Compra 1-day ticket Zone 1, dal costo di 15PLN e che dura 24 ore dalla validazione. Da ul. Prozna cammina verso Nord fino alla parallela Krowelska. Da qui, bus 105 da KROWELSKA57 a NOWY SWIAT 53, incrocio con Świętokrzyska)
  • Nowy Świat (Una delle principali strade cittadine, che fa parte della “strada reale”, che va dalla città vecchia verso Sud. Fino al 17°sec., prima che la città si ingrandisse, era una semplice strada che portava ai villaggi a Sud di Varsavia. Ai tempi di Napoleone, l’importanza della strada crebbe notevolmente, ed iniziarono ad affacciarvisi numerosi edifici in stile neoclassico. Durante la rivolta ai danni dei nazisti, la strada fu quasi interamente distrutta, per poi essere restaurata come ai tempi del 19°sec.)
  • Vecchia sede del Partito Comunista Polacco – Centrum Bankowo – Finansowe Nowy Świat SA (Quella che ora è una banca, nella rotonda Charles de Gaulle, era la sede del partito comunista della Repubblica Popolare Polacca. Fu costruito sulle macerie di un vecchio edificio in stile socialista, per volere dei sovietici. Per decenni, l’accesso al palazzo del partito da parte dei cittadini, fu vietato.)
  • Palazzo del Parlamento (Sejm) – Wiejska 4
  • Łazienki Park (Bagni Reali) (Con 76ha, è il più grande parco cittadino, e fu realizzato nel ‘600 per un nobile locale. Fortunatamente, fu relativamente poco danneggiato, durante la Seconda Guerra Mondiale.)
  • Palazzo sull’acqua (Pałac na Wyspie) (Edificio barocco in marmo, fu costruito alla fine del’600 per poi essere rimodellato alla fine del’700 per il nuovo Re Stanislaw Poniatowski. Si trova su un’isola artificiale. Fu costruito come stabilimento balneare per l’allora proprietario del parco, Stanislaw Lubomirski)
  • Biały Dom (Piccola Casa Bianca) (Villa costruita nel 1774-76 dall’italiano Domenico Merlini per l’amante del Re. Fu devastata dai nazisti, tanto per cambiare.)
  • Monumento a Chopin (Pomnik Fryderyka Chopina) (Fu progettata nel 1907 da Wacław Szymanowski, in occasione del centenario dalla nascita di Chopin nel 1910. Dopo numerosi ritardi, fu eretta nel 1926. Fu fatta saltare in aria dai nazisti ma, grazie al calco originale, negli anni ’50 ne fu creata una replica.)
  • Pałac Belwederski (E’la residenza designata per le cerimonie ufficiali, nonché la residenza dei capi di Stato in visita in Polonia.)
  • Piazza della Costituzione (Plac Konstytucji) (Uno dei principali esempi dell’architettura socialista di Varsavia. Fu voluta per celebrare la firma della costituzione stalinista del 1952. Qui terminavano le parate del 1°Maggio) (Esci dal parco e, dalla vicina Plac Unii Lubelskiej prendi un qualsiasi tram che va verso Nord, scendendo a Plac Konstytucji)
  • Warsaw Uprising Museum (MARTEDI’ E’ CHIUSO!!) (Da Plac Konstytucji 04 prendi il bus 159 fino a SIEDMIOGRODZKA 52)
  • Złota 60 – Frammento del muro del ghetto ebraico (Da Plac Konstytucji 02 prendi un bus fra 522, 501 e 131 fino a DW.CENTRALNY 02 e poi cammina verso dx su Aleja Jana Pawla II)
  • Sienna 55 – Frammento del muro del ghetto ebraico
  • Palazzo della Cultura e della Scienza (Palac Kultury i Nauki) (Orario 9-20. Costo 18PLN o 12PLN studenti. Con 237 metri antenna inclusa, è l’edificio più alto della Polonia. Fu un “regalo” dell’Unione Soveitica, e fu completato nel 1955 grazie a 3500 operai sovietici, come miscuglio fra arte polacca, realismo-socialista, ed art decò americana. Infatti, si nota una vaga somiglianza con l’Empire State Building. Nel 1967, ospitò il concerto dei Rolling Stones, il primo di una band occidentale al di là della cortina di Ferro. Molti polacchi non lo vedono di buon’occhio, in quanto è un simbolo del lungo regime comunista. Qui venivano tenuti i congressi del Partito Comunista. E’possibile salire al 30°piano, e godere di una vista sulla città, al costo di 5eur, oppure 2eur per gli studenti)
  • SE RIMANE TEMPO – Monumento ai soldati sovietici (Pomnik Żołnierzy Radzieckich) (Posto nel Skaryszewski Park, questo monumento fu dedicato ai soldati sovietici morti nella battaglia del Settembre 1944 combattuta a poca distanza – Stadio Nazionale (Narodowy Stadium) (Ospitò l’inaugurazione di Euro2012, ed ospiterà la finale di Europa League del 2015) (Prendi bus 158 o 507 da CENTRUM 05 a RONDO WASZYNGTONA 02))

ITINERARIO IN FORMATO GOOGLE MAPS: link

Il terzo giorno, di mattina, a due passi dalla Stazione Centrale, mentre stavo per prendere il treno diretto in aeroporto, ho notato il Museo dell’Aviazione polacca, che a quell’ora era ancora chiuso. Si intravedevano dei MiG, ed altra anticaglia risalente al dopoguerra… per un appassionato di aviazione come me, un paradiso!

Peccato non aver avuto tempo… chissà, magari sarà l’occasione per tornare a Varsavia? 🙂



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