Preload : script per tenerlo sotto controllo e accelerare il proprio sistema operativo
Non starò qui a tessere ancora le lodi di Preload scritto da Behdad Esfahbod in occasione della tesi per il suo bachelor’s e che col tempo è diventato una utility molto comoda per i computer un pò più datati…
Brevemente, preload utilizza degli algoritmi (descritti nella sua tesi e poi raffinati) per vedere quali sono le applicazioni più utilizzare, e predirre, utilizzando una porzione della memoria RAM, se queste verranno aperte nuovamente. In questo caso, le applicazioni (es. Firefox) vengono precaricate in RAM, che è infinitamente più veloce di un hard disk (a titolo di esempio, una moderna ram legge a 6/7 GB/s contro un HD che legge a 70/80 MB/s !!!)
Alcuni test effettuati da Techtrob:
Dopo aver provato a compilare su Ubuntu Hardy la versione preload – 0.6.3 (Update: Jul 29 2008) e aver constatato che questa è incompatibile con questa versione di Ubuntu (vedi questo thread), ho installato la versione che viene fornita dal repository ufficiale di Ubuntu, e per monitorare il funzionamento di preload facilmente, per essere sicuro che questa versione funzionasse veramente, ho approntato due script per richiamare alcuni comandi facilmente:
Copiare questo dentro un file, dargli i permessi di esecuzione (chmod +X), e copiarlo in /usr/local/bin:
sudo tail -f /var/log/preload.log
Questo il secondo script:
sudo less /var/lib/preload/preload.state
Assegnando a questi due script dei nomi “facili” da ricordare, si può controllare quanta memoria ram sta usando preload e se ne sta DAVVERO facendo uso col primo script, e vedere quali file sono stati precaricati in RAM col secondo script.